Ora di religione: gennaio è il mese della scelta

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In questo mese di gennaio si aprono le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. E’ il momento anche della scelta dell’ora di religione. Si tratta di un appuntamento di grande responsabilità perché consente, agli studenti, di riflettere sulla validità di tale proposta e di decidere personalmente se farne risorsa per la propria formazione e, ai genitori, di ponderare le possibilità educative offerte ai loro figli.

Nel prossimo mese di gennaio si aprono le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. E’ il momento anche della scelta dell’ora di religione. Si tratta di un appuntamento di grande responsabilità perché consente, agli studenti, di riflettere sulla validità di tale proposta e di decidere personalmente se farne risorsa per la propria formazione e, ai genitori, di ponderare le possibilità educative offerte ai loro figli. La scelta dell’Insegnamento della Religione Cattolica deve essere compiuta esclusivamente al momento dell’iscrizione e ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso nei casi in cui è prevista l’iscrizione d’ufficio (ovvero per tutti gli ordini di scuola, tranne per la materna), fermo restando il diritto di scegliere ogni anno se avvalersi o non avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica.  

 La situazione in Diocesi
I dati dimostrano il gradimento dell’IRC nella nostra Diocesi. Infatti, nell’anno scolastico 2012-2013 l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dall’89% della popolazione scolastica, percentuale che sale al 92,9% nella scuola primaria. Un ragionamento a parte va fatto per le scuole superiori, dove la percentuale degli alunni avvalentisi è dell’81,7%. Qui pesa non poco l’attrattiva dell’ora del nulla rispetto a chi fa l’ora di religione, dato che la stragrande maggioranza degli alunni che non si  avvalgono dell’IRC sceglie l’uscita di scuola.

Come si può notare, là dove le famiglie esercitano ancora la scelta, l’adesione è oltre il 90%, segno che esse rilevano nell’IRC non solo un’ occasione di crescita culturale dei figli ma anche l’opportunità di un loro sviluppo educativo verso quei traguardi di senso che lasciano intravedere la bellezza di una vita autenticamente buona. L’alto tasso di adesione, a quasi anni 30 anni dalla sua introduzione nella scuola con la Revisione degli Accordi concordatari del 1984, attesta la forza di attrazione di questa disciplina, ma è anche frutto della professionalità degli IdR, della loro seria preparazione culturale e capacità didattica-relazionale, sostenute da un costante impegno di formazione e aggiornamento.  

La valenza educativa dell’ora di religione

I Vescovi italiani hanno scelto di dare al tema della educazione un particolare rilievo nel prossimo decennio, riconoscendo nella questione educativa  una sfida culturale e un segno dei tempi. Questa scelta interpella anche la scuola, che ovviamente non è l’unico luogo educativo ma che nel contempo non può esimersi dal perseguire finalità educative oltre che culturali, o meglio di educare la persona attraverso la cultura. Pensare alla scuola nell’orizzonte educativo significa avere una idea di scuola per la persona e delle persone. In questo contesto di scuola “a servizio della persona”, anche l’IRC offre un suo specifico contributo al progetto di educazione delle giovani generazioni, assumendo l’istanza educativa come fondamentale preoccupazione da curare, condividere e sviluppare.Lo fa in 2 modi. Il primo: attraverso la valenza educativa, culturale e curricolare della disciplina. L’insegnamento della religione cattolica è una disciplina che tiene viva la ricerca di Dio, aiuta a trovare risposte di senso ai “perché” della vita, educa a una condotta ispirata ai valori etici e, facendo conoscere il cristianesimo nella tradizione cattolica, presenta il Vangelo di Gesù Cristo in un confronto sereno e ragionato con le altre religioni. Il secondo: dando valore alla testimonianza dell’insegnante di religione. Il quale è convinto di ciò che insegna perché fa esperienza delle conoscenze che trasmette, alimenta continuamente le motivazioni ideali e la passione educativa del proprio impegno professionale nella fede che professa e vive all’interno della comunità ecclesiale, realizza la sua spiritualità cristiana ed ecclesiale in una spiritualità laicale, forgiatrice e animatrice di una nuova umanità nella scuola. 

 

 

L’importanza del dialogo

L’insegnamento della religione cattolica nella scuola di oggi e per l’alunno di oggi ha bisogno di un insegnamento e di un insegnante convinto sostenitore del dialogo interreligioso. Si sente la necessità di un percorso didattico formativo che propone il cristianesimo come fattore di promozione sociale, capace di apprezzare le persone come uguali e tutti ugualmente cittadini in nome di una coesistenza che prima di essere religiosa deve essere umana. Il dialogo delle religioni deve essere aperto, non precluso a nessuno in modo aprioristico;  nel percorso scolastico questo fatto va proposto e organizzato didatticamente per essere efficace dal punto di vista formativo in modo che possa realmente arricchire il bagaglio personale degli alunni e fare delle istituzioni scolastiche veri laboratori di convivenza e di educazione alla pace e alla solidarietà.  

Insegnamento della religione e catechismo

L’ora di religione è distinta e complementare al catechismo. Le finalità e i metodi sono diversi anche se i contenuti sono gli stessi. Da un’ alleanza tra le due esperienze formative può derivare una positiva ricaduta sui bambini e ragazzi che in parrocchia frequentano la catechesi e a scuola si avvalgono dell’Irc. E’ per questo che sarebbe importante che catechisti e insegnanti di religione si incontrassero a livello foraniale in modo sistematico e continuativo per una conoscenza reciproca, un confronto sui rispettivi percorsi formativi, una collaborazione educativa. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Per l’approfondimento:
“Religione a scuola, i perché della scelta”. Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica

 

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